Le patologie non trasmissibili (ad esempio patologie cardiovascolari, cancro, diabete di tipo 2, …), ad oggi in continuo aumento, sono considerate a livello globale la principale causa di morte, arrivando a causare più dell’80% dei decessi in certe aree geografiche [i]. Secondo una recente analisi[ii] la prevalenza di tali malattie può essere, almeno in parte, attribuita a un'insufficiente attività fisica ma, contrariamente a quanto le evidenze suggerirebbero, la popolazione mondiale ha un tasso di sedentarietà estremamente elevato, tanto che secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2016 più di un quarto degli adulti nel mondo era fisicamente inattivo [iii]. La pratica regolare dell’esercizio fisico si è rivelata efficace, ad esempio, nella riduzione del rischio relativo di diabete mellito gestazionale nelle gestanti dal 12 al 30%[iv] e nella riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause del 7% negli adulti sani e del 14% nei pazienti con malattie cardiovascolari[v]. Anche nei giovani di età compresa tra i 5 ed i 17 anni, la pratica ti attività fisica regolare è stata associata a molteplici esiti benefici per la salute tra cui fitness cardiorespiratorio, fitness muscolare, salute ossea e salute cardiometabolica[vi]. Ad oggi vi è un’ampia letteratura a supporto dell’importante ruolo dell'esercizio fisico nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e nel miglioramento degli esiti sulla salute nei pazienti con molteplici comorbidità, tra cui obesità, diabete di tipo 2, sclerosi multipla, ictus, sarcopenia e alcuni tipi di cancro [i]. La pratica regolare dell’esercizio fisico nelle sue diverse modalità (forza, resistenza, equilibrio, mobilità articolare e coordinazione), giova a tutti gli aspetti della salute ed è ampiamente accettata come strategia terapeutica e preventiva per varie malattie, comprese le malattie cardiovascolari (ad es. danno da ischemia /riperfusione, insufficienza cardiaca), le malattie metaboliche (ad es. iperlipidemia, sindrome metabolica, diabete di tipo 2), le malattie neurologiche (ad es. morbo di Parkinson, sclerosi multipla), le malattie polmonari e alcune tipologie di tumori[vii][viii]. Tuttavia, occorre che l’esercizio sia praticato con la giusta metodologia. In particolare, se l'esercizio fisico è praticato al di sotto di un livello minimo di intensità, non si inducono cambiamenti significativi nell'omeostasi corporea, od anche, se In individui non allenati, si pratica esercizio eccessivamente intenso, si possono avere eventi cardiovascolari avversi aumentando perfino l'incidenza di infarto [ix]. Appare chiaro come sia fondamentale, proprio come si fa con i farmaci, dosare l'intensità e le modalità dell'esercizio in maniera corretta per produrre effetti positivi sulla salute e per minimizzare il rischio di effetti collaterali. I meccanismi attraverso i quali l’esercizio fisico agisce sono molteplici, e agiscono influenzando alcuni aspetti fondamentali per il mantenimento della salute, in particolare l’integrità delle barriere, il contenimento delle perturbazioni locali, il riciclaggio ed il turnover delle molecole, l’integrazione dei circuiti corporei, i ritmi circadiani, la resilienza omeostatica, la regolazione ormetica, la capacità di riparazione e la capacità di rigenerazione. Le linee guida per la prescrizione di esercizio fisico a scopo preventivo e terapeutico raccomandano, innanzitutto, che i bambini e gli adulti limitino la quantità di tempo sedentario; il tempo di sedentarietà è, infatti, associato a mortalità per tutte le cause e all'incidenza di malattie non trasmissibili. Gli adulti dovrebbero svolgere almeno 150-300 minuti di attività fisica aerobica ad intensità moderata o 75-150 minuti di attività fisica aerobica di intensità vigorosa alla settimana, o una combinazione equivalente di attività fisica aerobica di intensità moderata e vigorosa. I benefici sarebbero massimi quando la quantità di esercizio fisico fosse maggiormente vicina ai limiti superiori di suddetti range. Si raccomanda, inoltre, di svolgere, almeno due volte alla settimana, esercizi atti al miglioramento della forza muscolare, che coinvolgano tutti i principali distretti corporei.
Per i soggetti di età superiore ai 65 anni sarebbe, invece, ottimale combinare l’allenamento dell'equilibrio e l'allenamento della forza almeno 3 giorni a settimana[x]. Abbiamo un farmaco eccezionale, senza effetti collaterali (se usato bene), usiamolo! Bibliografia [i] Qiu, Y., Fernández-García, B., Lehmann, H. I., Li, G., Kroemer, G., López-Otín, C., & Xiao, J. (2022). Exercise sustains the hallmarks of health: Running title: Exercise sustains health. Journal of Sport and Health Science. [ii] Yin, X., Chen, M., He, R., Wu, S., Xia, H., Xie, F., & Wang, H. (2021). Association of leisure sedentary time with common chronic disease risk factors: A longitudinal study of China Health and Nutrition Surveys. The International Journal of Health Planning and Management, 36(1), 100-112. [iii] Guthold, R., Stevens, G. A., Riley, L. M., & Bull, F. C. (2018). Worldwide trends in insufficient physical activity from 2001 to 2016: a pooled analysis of 358 population-based surveys with 1· 9 million participants. The lancet global health, 6(10), e1077-e1086 [iv] Aune, D., Sen, A., Henriksen, T., Saugstad, O. D., & Tonstad, S. (2016). Physical activity and the risk of gestational diabetes mellitus: a systematic review and dose–response meta-analysis of epidemiological studies. European journal of epidemiology, 31, 967-997. [v] Jeong, S. W., Kim, S. H., Kang, S. H., Kim, H. J., Yoon, C. H., Youn, T. J., & Chae, I. H. (2019). Mortality reduction with physical activity in patients with and without cardiovascular disease. European heart journal, 40(43), 3547-3555. [vi] Philippe Chaput, J., & Ortega Porcel, F. B. (2020, December). 2020 WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour for children and adolescents aged 5–17 years: summary of the evidence. Bmc. [vii] Ruegsegger, G. N., & Booth, F. W. (2018). Health Benefits of Exercise. Cold Spring Harbor perspectives in medicine, 8(7), a029694. [viii] Pedersen, B. K., & Saltin, B. (2015). Exercise as medicine - evidence for prescribing exercise as therapy in 26 different chronic diseases. Scandinavian journal of medicine & science in sports, 25 Suppl 3, 1–72. [ix] Franklin, B. A., Thompson, P. D., Al-Zaiti, S. S., Albert, C. M., Hivert, M. F., Levine, B. D., Lobelo, F., Madan, K., Sharrief, A. Z., Eijsvogels, T. M. H., & American Heart Association Physical Activity Committee of the Council on Lifestyle and Cardiometabolic Health; Council on Cardiovascular and Stroke Nursing; Council on Clinical Cardiology; and Stroke Council (2020). Exercise-Related Acute Cardiovascular Events and Potential Deleterious Adaptations Following Long-Term Exercise Training: Placing the Risks Into Perspective-An Update: A Scientific Statement From the American Heart Association. Circulation, 141(13), e705–e736. [x] World Health Organization. (2020). WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour: web annex: evidence profiles.
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Settembre 2023
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